Enrico Gherlone Attivita politico professionale: differenze tra le versioni
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L’attività politica professionale odontoiatrica del prof Gherlone oltre a quella accademica da sempre esercitata nell’ambito del Collegio dei Docenti di Odontoiatria ottiene una brusca accelerazione quando entrato a far parte del governo Berlusconi. Il prof Fazio nel 2008 dapprima come sottosegretario poi come viceministro ed in seguito come ministro lo chiama da subito come suo referente odontoiatrico a rappresentare questa specialità nell’ambito della commissione sanitaria di programmazione nazionale presso il Ministero della Salute. | |||
In seguito, entra a far parte, come unico rappresentante dell’Odontoiatria con delega del Ministro Fazio, come membro effettivo del Consiglio Superiore di sanità fino all’agosto 2013. | |||
Dal 2012 è membro del “Gruppo Tecnico sull’Odontoiatria” (costituito con DD del 24 maggio 2012) del Dipartimento della Sanità Pubblica e dell’Innovazione, Ministero della Salute. | |||
In questi anni come referente del ministro della Salute il prof Gherlone è attore nell’accordo tra il ministero stesso, Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) e OCI (Odontoiatri Cattolici Italiani) riguardante l’Odontoiatria Sociale, cioè il favorire l’accesso a prezzi contenuti per prestazioni extra LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) a ceti meno abbienti della popolazione. Nel Consiglio superiore di Sanità è stato relatore e promotore dell’approvazione delle “raccomandazioni cliniche in odontoiatria” cioè protocolli operativi consigliati ai professionisti per il raggiungimento del buon esito delle cure e redatti da tutte le società scientifiche in sinergia con le associazioni professionali il Collegio dei docenti di odontoiatria sotto il coordinamento della CAO (Commissione Albo Odontoiatri). Sempre nell’ambito del consiglio è stato relatore per l’approvazione delle nuove specialità di interesse odontostomatologico. | |||
== Azioni intraprese == | |||
In considerazione del quadro epidemiologico nazionale e delle attuali conoscenze in merito alla situazione dell’offerta pubblica e privata, di concerto con l’attuale vertice politico-amministrativo, Il Prof. Gherlone ha ritenuto doveroso promuovere tutta una serie di iniziative che trovano nella prevenzione la chiave di volta per affrontare in maniera più decisa e puntuale le problematiche cliniche coinvolgenti il cavo orale dei nostri concittadini. | |||
In particolare il primo atto è stato quello di far approvare il documento dal titolo “Linee guida nazionali per la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva” nato con l’obiettivo di definire, in collaborazione con varie figure mediche (ginecologi, neonatologi, pediatri, nutrizionisti, odontoiatri, igienisti dentali, esperti di sanità pubblica), indirizzi unitari per la prevenzione della carie, la prevenzione delle gengiviti, la prevenzione dei problemi ortopedici dei mascellari, la prevenzione delle patologie delle mucose, con particolar riferimento ai soggetti con bisogni speciali e per la promozione dell’educazione alla salute orale nell’infanzia. Il documento, una volta approvato dal Ministro, prof. Fazio, è stato pubblicato e diffuso capillarmente su tutte le riviste specialistiche odontoiatriche ed in occasione di convegni e seminari. | |||
Sulla scia di tale iniziativa, sempre sotto il coordinamento del Prof. Gherlone e grazie al contributo di valenti colleghi, sono state redatte, approvate e pubblicate le “Linee guida nazionali per la prevenzione delle patologie orali in età adulta” e le “Linee guida per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali negli individui in età evolutiva che devono essere sottoposti a terapia chemio e/o radio” e le “Raccomandazioni cliniche per la prevenzione dell’osteonecrosi della mascella/mandibola da bifosfonati”. | |||
Sono state inoltre realizzate le “Raccomandazioni cliniche in ambito odontoiatrico”. In particolare, con questo documento che ha visto il coinvolgimento di tutti quanti presenti nel settore odontoiatrico, si intende dare atti di indirizzo non solo di natura clinica ma anche relativi all’appropriato utilizzo di attrezzature e materiali di comune impiego in ambito odontoiatrico. | |||
Sempre in tema di prevenzione, l’attuale Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2010-2012 prevede una “Linea di supporto” all’area “Patologie odontoiatriche” che si è tradotta, praticamente, nella presentazione di progetti di prevenzione orale da parte di otto Regioni Italiane. Obiettivo del supporto è quello di mettere a disposizione tutte le più valide conoscenze sulle esperienze più efficaci per consentire il miglioramento delle strategie di prevenzione ed il riconoscimento precoce delle patologie più comuni del cavo orale. Fino ad oggi, mai alcuna attenzione all’odontoiatria era stata data nell’ambito di un Piano Regionale di Prevenzione. | |||
Quindi, per garantire un maggior accesso alle cure odontoiatriche, si è provveduto alla firma, tra il Ministero della salute ed i liberi professionisti esercenti l’odontoiatria, di un apposito Accordo con l’obiettivo di consentire l’erogazione, a particolari categorie di cittadini, su tutto il territorio nazionale, di pacchetti di prestazioni ad onorari concordati. | |||
L’Accordo prevede per i cittadini che, nelle varie Regioni risultano esenti dai pagamenti dei ticket per le prestazioni di medicina specialistica oppure rientrano nelle agevolazioni previste in base all’indice ISEE stabilito dal Comune di residenza, una serie di prestazioni ad onorari molto più bassi rispetto a quelli usualmente praticati. | |||
In aggiunta, tra le categorie beneficiarie, limitatamente alle prestazioni di igiene orale, rientrano, indipendentemente dal reddito, le donne in gravidanza. | |||
L’Accordo, con adesione volontaria da parte degli odontoiatri, ed operativo da Aprile 2009, ha visto, sino ad oggi, l’adesione di più di 6.000 studi odontoiatrici sul territorio nazionale. | |||
Per la prima volta, quindi, si è provveduto alla realizzazione di una specifica sezione riservata all’odontostomatologia nell’ambito della “Relazione sullo stato sanitario del Paese 2007-2008”, al fine di dare, anche ai non addetti ai lavori, specie della “politica” un quadro preciso e puntuale della situazione odontoiatrica del nostro paese, così come è stata attivata sull’home page del sito del Ministero un’apposita sezione dedicata alla salute dei denti (http://www.ministerosalute.it/sorrisoSalute/sorrisoSalute.jsp). | |||
Inoltre, vista la denunciata carenza di risorse umane del SSN in campo odontoiatrico, legata anche alle procedure burocratiche necessarie per poter accedere alla qualifica professionale di odontoiatra (obbligatorietà del possesso del diploma di specializzazione), il Prof. Gherlone è stato promotore presso il Ministro della salute di una proposta, contenuta nel disegno di legge "Sperimentazione clinica e altre disposizioni in materia sanitaria", approvato in Consiglio dei Ministri, per l’abrogazione delle attuali norme che indicano il diploma di specializzazione in odontoiatria quale requisito necessario per accedere al profilo professionale dirigenziale di odontoiatra e per il conferimento dell’incarico di responsabile di struttura complessa del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Ciò, in considerazione del contenuto già specialistico del Corso di laurea in Odontoiatria, dovrebbe tradursi, non in una scorciatoia, ma in una maggior possibilità di accesso al profilo dirigenziale di odontoiatra nell’ambito del SSN. | |||
Sicuramente “qualcosa” è stato fatto, ma molto altro è da fare, soprattutto in un settore di quasi esclusivo appannaggio della libera professione e talvolta trascurato da chi si occupa di sanità pubblica. Sicuramente uno dei prossimi obiettivi riguarda la definizione chiara e puntuale della figura professionale dell’assistente di studio odontoiatrico (ASO). Infatti, come da più parti invocato, si rende necessario uniformare su tutto il territorio italiano tale figura professionale sia per quanto riguarda il percorso formativo che la definizione di uno specifico mansionario. In tal senso si sta lavorando, in un ottimo spirito collaborativo tra quanti coinvolti in questo delicato percorso. | |||
Tra le varie azioni esercitate dal Prof. Gherlone nel periodo, specificato sopra, presso il Ministero della Salute (Dipartimento della sanità pubblica e dell’innovazione), si merita ricordare: | |||
*Stipulato un Accordo con la comunità scientifica dei ginecologi, dei neonatologi, dei pediatri, dei nutrizionisti, degli odontoiatri, degli igienisti dentali, degli esperti di sanità pubblica per l’elaborazione di Linee guida nazionali in materia di promozione della salute orale e di prevenzione di patologie quali la carie dentale e la malattia parodontale, negli individui in età evolutiva. | |||
**Obiettivo: definire, in collaborazione con le varie figure mediche, indirizzi unitari per la prevenzione della carie, la prevenzione delle gengiviti, la prevenzione dei problemi ortopedici dei mascellari, la prevenzione delle patologie delle mucose, con particolar riferimento ai soggetti con bisogni speciali e per la promozione dell’educazione alla salute orale nell’infanzia. Il documento, dal titolo “Linee guida nazionali per la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva” è stato ultimato, pubblicato e diffuso capillarmente su tutte le riviste specialistiche odontoiatriche. (Organismi coinvolti: Dipartimento della prevenzione e della comunicazione, Centro OMS per l’epidemiologia orale e l’odontoiatria di comunità). | |||
*Concluso un progetto per: | |||
#il censimento delle strutture odontoiatriche pubbliche presenti sul territorio nazionale, con relativa “workforce” specialistica dedicata. Obiettivo: conoscere in dettaglio le risorse strutturali ed umane su cui poter contare per l’erogazione di prestazioni odontoiatriche in regime di SSN e programmare interventi di sanità pubblica. Il documento è stato pubblicato sul sito del Ministero nella sezione “Salute dei denti e della bocca” http://www.salute.gov.it/sorrisoSalute/paginaInternaMenuSorrisoSalute.jsp?id=1484&menu=offerta(Organismi coinvolti: Ex Dipartimento della prevenzione e della comunicazione, Centro OMS per l’epidemiologia orale e l’odontoiatria di comunità di Milano). | |||
#la sperimentazione di un modello di prevenzione (sigillatura dei primi molari permanenti) integrato da percorsi formativi mediante il coinvolgimento del servizio pubblico (ASL Roma A, ASL Sassari, ASL Lecce, ASL Napoli Scampia), per valutare le capacità del pubblico di far fronte alle necessità delle pratiche preventive in campo odontostomatologico. | |||
*Stipulato un Accordo con l’Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani (ANDI) e l’Associazione Odontoiatri Cattolici Italiani (OCI) per l’erogazione, a particolari categorie di cittadini, su tutto il territorio nazionale, di pacchetti di prestazioni ad onorari concordati. | |||
**L’Accordo prevede per i cittadini che, nelle varie Regioni risultano esenti dai pagamenti dei ticket per le prestazioni di medicina specialistica oppure rientrano nelle agevolazioni previste in base all’indice ISE stabilito dal Comune di residenza, una serie di prestazioni ad onorari in media del 40% più bassi a quelli usualmente praticati. In aggiunta, tra le categorie beneficiarie, limitatamente alle prestazioni di igiene orale, rientrano, indipendentemente dal reddito, le donne in gravidanza. L’Accordo, con adesione volontaria, in un primo tempo, solo degli iscritti ANDI ed OCI, ed operativo da aprile 2009, ha visto l’adesione di più di 6.000 studi odontoiatrici sul territorio nazionale. Successivamente è stata concessa la libertà di adesione all’Accordo anche ai liberi - professionisti non iscritti alle Associazioni sopra citate. (Organismi coinvolti: Ministero della salute, Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani, Associazione Odontoiatri Cattolici Italiani, altre Associazioni di settore). | |||
*Attivata sull’home page del sito del Ministero un’apposita sezione dedicata alla salute dei denti e della bocca | |||
**(http://www.ministerosalute.it/sorrisoSalute/sorrisoSalute.jsp). | |||
*Realizzata la “Linea di supporto all’area Patologie odontoiatriche” nell’ambio del Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012 che prevede il controllo e la gestione di 8 progetti regionali per la promozione della salute orale (Linea P) | |||
**Per la prima volta, il Ministero della salute ha ritenuto doveroso, dare, in campo odontoiatrico, risposte capaci di valorizzare elementi positivi, evitando di ripetere prassi inveterate ormai del tutto inutili, come pure individuare nuove modalità di intervento che si contraddistinguano per semplificazione delle procedure burocratiche, efficacia graduazione delle priorità e collaborazione con settori esterni al sistema sanitario (pubbliche amministrazioni, associazioni, ecc.). | |||
*Realizzata una specifica sezione riservata all’odontostomatologia nell’ambito della “Relazione sullo stato sanitario del Paese 2007-2008 e 2009-2010” | |||
**La relazione rappresenta uno strumento di analisi della situazione epidemiologica, dei determinanti di salute, delle risposte in termini di prevenzione, assistenza, riabilitazione e qualità del SSN. Relativamente al settore odontoiatrico, sono stati portati all’attenzione del Paese tutti gli elementi relativi alle malattie dei denti e della bocca, alle attività di prevenzione odontoiatrica e di assistenza; il tutto nell’ottica di favorire una buona programmazione sanitaria. | |||
*Pubblicate le “Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età adulta”. | |||
**Obiettivo: offrire indicazioni univoche, condivise e basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili per la prevenzione, negli adulti, di patologie quali le malattie dei tessuti duri (es. carie), la malattia parodontale, l’edentulismo, le lesioni precancerose, il carcinoma orale. Rappresenta, pertanto, uno strumento di supporto all’attività di lavoro degli operatori del settore. (Organismi coinvolti: Ministero della salute, Università di Roma “Tor vergata”, Università degli studi di Bari; Università Vita-Salute San Raffaele-Milano, Università “Sapienza” di Roma). Il documento è stato pubblicato sul sito web del Ministero e su riviste specialistiche del settore. |
Versione delle 10:32, 5 ago 2023
L’attività politica professionale odontoiatrica del prof Gherlone oltre a quella accademica da sempre esercitata nell’ambito del Collegio dei Docenti di Odontoiatria ottiene una brusca accelerazione quando entrato a far parte del governo Berlusconi. Il prof Fazio nel 2008 dapprima come sottosegretario poi come viceministro ed in seguito come ministro lo chiama da subito come suo referente odontoiatrico a rappresentare questa specialità nell’ambito della commissione sanitaria di programmazione nazionale presso il Ministero della Salute. In seguito, entra a far parte, come unico rappresentante dell’Odontoiatria con delega del Ministro Fazio, come membro effettivo del Consiglio Superiore di sanità fino all’agosto 2013.
Dal 2012 è membro del “Gruppo Tecnico sull’Odontoiatria” (costituito con DD del 24 maggio 2012) del Dipartimento della Sanità Pubblica e dell’Innovazione, Ministero della Salute.
In questi anni come referente del ministro della Salute il prof Gherlone è attore nell’accordo tra il ministero stesso, Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) e OCI (Odontoiatri Cattolici Italiani) riguardante l’Odontoiatria Sociale, cioè il favorire l’accesso a prezzi contenuti per prestazioni extra LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) a ceti meno abbienti della popolazione. Nel Consiglio superiore di Sanità è stato relatore e promotore dell’approvazione delle “raccomandazioni cliniche in odontoiatria” cioè protocolli operativi consigliati ai professionisti per il raggiungimento del buon esito delle cure e redatti da tutte le società scientifiche in sinergia con le associazioni professionali il Collegio dei docenti di odontoiatria sotto il coordinamento della CAO (Commissione Albo Odontoiatri). Sempre nell’ambito del consiglio è stato relatore per l’approvazione delle nuove specialità di interesse odontostomatologico.
Azioni intraprese
In considerazione del quadro epidemiologico nazionale e delle attuali conoscenze in merito alla situazione dell’offerta pubblica e privata, di concerto con l’attuale vertice politico-amministrativo, Il Prof. Gherlone ha ritenuto doveroso promuovere tutta una serie di iniziative che trovano nella prevenzione la chiave di volta per affrontare in maniera più decisa e puntuale le problematiche cliniche coinvolgenti il cavo orale dei nostri concittadini. In particolare il primo atto è stato quello di far approvare il documento dal titolo “Linee guida nazionali per la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva” nato con l’obiettivo di definire, in collaborazione con varie figure mediche (ginecologi, neonatologi, pediatri, nutrizionisti, odontoiatri, igienisti dentali, esperti di sanità pubblica), indirizzi unitari per la prevenzione della carie, la prevenzione delle gengiviti, la prevenzione dei problemi ortopedici dei mascellari, la prevenzione delle patologie delle mucose, con particolar riferimento ai soggetti con bisogni speciali e per la promozione dell’educazione alla salute orale nell’infanzia. Il documento, una volta approvato dal Ministro, prof. Fazio, è stato pubblicato e diffuso capillarmente su tutte le riviste specialistiche odontoiatriche ed in occasione di convegni e seminari.
Sulla scia di tale iniziativa, sempre sotto il coordinamento del Prof. Gherlone e grazie al contributo di valenti colleghi, sono state redatte, approvate e pubblicate le “Linee guida nazionali per la prevenzione delle patologie orali in età adulta” e le “Linee guida per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali negli individui in età evolutiva che devono essere sottoposti a terapia chemio e/o radio” e le “Raccomandazioni cliniche per la prevenzione dell’osteonecrosi della mascella/mandibola da bifosfonati”.
Sono state inoltre realizzate le “Raccomandazioni cliniche in ambito odontoiatrico”. In particolare, con questo documento che ha visto il coinvolgimento di tutti quanti presenti nel settore odontoiatrico, si intende dare atti di indirizzo non solo di natura clinica ma anche relativi all’appropriato utilizzo di attrezzature e materiali di comune impiego in ambito odontoiatrico.
Sempre in tema di prevenzione, l’attuale Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2010-2012 prevede una “Linea di supporto” all’area “Patologie odontoiatriche” che si è tradotta, praticamente, nella presentazione di progetti di prevenzione orale da parte di otto Regioni Italiane. Obiettivo del supporto è quello di mettere a disposizione tutte le più valide conoscenze sulle esperienze più efficaci per consentire il miglioramento delle strategie di prevenzione ed il riconoscimento precoce delle patologie più comuni del cavo orale. Fino ad oggi, mai alcuna attenzione all’odontoiatria era stata data nell’ambito di un Piano Regionale di Prevenzione. Quindi, per garantire un maggior accesso alle cure odontoiatriche, si è provveduto alla firma, tra il Ministero della salute ed i liberi professionisti esercenti l’odontoiatria, di un apposito Accordo con l’obiettivo di consentire l’erogazione, a particolari categorie di cittadini, su tutto il territorio nazionale, di pacchetti di prestazioni ad onorari concordati.
L’Accordo prevede per i cittadini che, nelle varie Regioni risultano esenti dai pagamenti dei ticket per le prestazioni di medicina specialistica oppure rientrano nelle agevolazioni previste in base all’indice ISEE stabilito dal Comune di residenza, una serie di prestazioni ad onorari molto più bassi rispetto a quelli usualmente praticati.
In aggiunta, tra le categorie beneficiarie, limitatamente alle prestazioni di igiene orale, rientrano, indipendentemente dal reddito, le donne in gravidanza.
L’Accordo, con adesione volontaria da parte degli odontoiatri, ed operativo da Aprile 2009, ha visto, sino ad oggi, l’adesione di più di 6.000 studi odontoiatrici sul territorio nazionale.
Per la prima volta, quindi, si è provveduto alla realizzazione di una specifica sezione riservata all’odontostomatologia nell’ambito della “Relazione sullo stato sanitario del Paese 2007-2008”, al fine di dare, anche ai non addetti ai lavori, specie della “politica” un quadro preciso e puntuale della situazione odontoiatrica del nostro paese, così come è stata attivata sull’home page del sito del Ministero un’apposita sezione dedicata alla salute dei denti (http://www.ministerosalute.it/sorrisoSalute/sorrisoSalute.jsp).
Inoltre, vista la denunciata carenza di risorse umane del SSN in campo odontoiatrico, legata anche alle procedure burocratiche necessarie per poter accedere alla qualifica professionale di odontoiatra (obbligatorietà del possesso del diploma di specializzazione), il Prof. Gherlone è stato promotore presso il Ministro della salute di una proposta, contenuta nel disegno di legge "Sperimentazione clinica e altre disposizioni in materia sanitaria", approvato in Consiglio dei Ministri, per l’abrogazione delle attuali norme che indicano il diploma di specializzazione in odontoiatria quale requisito necessario per accedere al profilo professionale dirigenziale di odontoiatra e per il conferimento dell’incarico di responsabile di struttura complessa del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Ciò, in considerazione del contenuto già specialistico del Corso di laurea in Odontoiatria, dovrebbe tradursi, non in una scorciatoia, ma in una maggior possibilità di accesso al profilo dirigenziale di odontoiatra nell’ambito del SSN.
Sicuramente “qualcosa” è stato fatto, ma molto altro è da fare, soprattutto in un settore di quasi esclusivo appannaggio della libera professione e talvolta trascurato da chi si occupa di sanità pubblica. Sicuramente uno dei prossimi obiettivi riguarda la definizione chiara e puntuale della figura professionale dell’assistente di studio odontoiatrico (ASO). Infatti, come da più parti invocato, si rende necessario uniformare su tutto il territorio italiano tale figura professionale sia per quanto riguarda il percorso formativo che la definizione di uno specifico mansionario. In tal senso si sta lavorando, in un ottimo spirito collaborativo tra quanti coinvolti in questo delicato percorso.
Tra le varie azioni esercitate dal Prof. Gherlone nel periodo, specificato sopra, presso il Ministero della Salute (Dipartimento della sanità pubblica e dell’innovazione), si merita ricordare:
- Stipulato un Accordo con la comunità scientifica dei ginecologi, dei neonatologi, dei pediatri, dei nutrizionisti, degli odontoiatri, degli igienisti dentali, degli esperti di sanità pubblica per l’elaborazione di Linee guida nazionali in materia di promozione della salute orale e di prevenzione di patologie quali la carie dentale e la malattia parodontale, negli individui in età evolutiva.
- Obiettivo: definire, in collaborazione con le varie figure mediche, indirizzi unitari per la prevenzione della carie, la prevenzione delle gengiviti, la prevenzione dei problemi ortopedici dei mascellari, la prevenzione delle patologie delle mucose, con particolar riferimento ai soggetti con bisogni speciali e per la promozione dell’educazione alla salute orale nell’infanzia. Il documento, dal titolo “Linee guida nazionali per la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva” è stato ultimato, pubblicato e diffuso capillarmente su tutte le riviste specialistiche odontoiatriche. (Organismi coinvolti: Dipartimento della prevenzione e della comunicazione, Centro OMS per l’epidemiologia orale e l’odontoiatria di comunità).
- Concluso un progetto per:
- il censimento delle strutture odontoiatriche pubbliche presenti sul territorio nazionale, con relativa “workforce” specialistica dedicata. Obiettivo: conoscere in dettaglio le risorse strutturali ed umane su cui poter contare per l’erogazione di prestazioni odontoiatriche in regime di SSN e programmare interventi di sanità pubblica. Il documento è stato pubblicato sul sito del Ministero nella sezione “Salute dei denti e della bocca” http://www.salute.gov.it/sorrisoSalute/paginaInternaMenuSorrisoSalute.jsp?id=1484&menu=offerta(Organismi coinvolti: Ex Dipartimento della prevenzione e della comunicazione, Centro OMS per l’epidemiologia orale e l’odontoiatria di comunità di Milano).
- la sperimentazione di un modello di prevenzione (sigillatura dei primi molari permanenti) integrato da percorsi formativi mediante il coinvolgimento del servizio pubblico (ASL Roma A, ASL Sassari, ASL Lecce, ASL Napoli Scampia), per valutare le capacità del pubblico di far fronte alle necessità delle pratiche preventive in campo odontostomatologico.
- Stipulato un Accordo con l’Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani (ANDI) e l’Associazione Odontoiatri Cattolici Italiani (OCI) per l’erogazione, a particolari categorie di cittadini, su tutto il territorio nazionale, di pacchetti di prestazioni ad onorari concordati.
- L’Accordo prevede per i cittadini che, nelle varie Regioni risultano esenti dai pagamenti dei ticket per le prestazioni di medicina specialistica oppure rientrano nelle agevolazioni previste in base all’indice ISE stabilito dal Comune di residenza, una serie di prestazioni ad onorari in media del 40% più bassi a quelli usualmente praticati. In aggiunta, tra le categorie beneficiarie, limitatamente alle prestazioni di igiene orale, rientrano, indipendentemente dal reddito, le donne in gravidanza. L’Accordo, con adesione volontaria, in un primo tempo, solo degli iscritti ANDI ed OCI, ed operativo da aprile 2009, ha visto l’adesione di più di 6.000 studi odontoiatrici sul territorio nazionale. Successivamente è stata concessa la libertà di adesione all’Accordo anche ai liberi - professionisti non iscritti alle Associazioni sopra citate. (Organismi coinvolti: Ministero della salute, Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani, Associazione Odontoiatri Cattolici Italiani, altre Associazioni di settore).
- Attivata sull’home page del sito del Ministero un’apposita sezione dedicata alla salute dei denti e della bocca
- Realizzata la “Linea di supporto all’area Patologie odontoiatriche” nell’ambio del Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012 che prevede il controllo e la gestione di 8 progetti regionali per la promozione della salute orale (Linea P)
- Per la prima volta, il Ministero della salute ha ritenuto doveroso, dare, in campo odontoiatrico, risposte capaci di valorizzare elementi positivi, evitando di ripetere prassi inveterate ormai del tutto inutili, come pure individuare nuove modalità di intervento che si contraddistinguano per semplificazione delle procedure burocratiche, efficacia graduazione delle priorità e collaborazione con settori esterni al sistema sanitario (pubbliche amministrazioni, associazioni, ecc.).
- Realizzata una specifica sezione riservata all’odontostomatologia nell’ambito della “Relazione sullo stato sanitario del Paese 2007-2008 e 2009-2010”
- La relazione rappresenta uno strumento di analisi della situazione epidemiologica, dei determinanti di salute, delle risposte in termini di prevenzione, assistenza, riabilitazione e qualità del SSN. Relativamente al settore odontoiatrico, sono stati portati all’attenzione del Paese tutti gli elementi relativi alle malattie dei denti e della bocca, alle attività di prevenzione odontoiatrica e di assistenza; il tutto nell’ottica di favorire una buona programmazione sanitaria.
- Pubblicate le “Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età adulta”.
- Obiettivo: offrire indicazioni univoche, condivise e basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili per la prevenzione, negli adulti, di patologie quali le malattie dei tessuti duri (es. carie), la malattia parodontale, l’edentulismo, le lesioni precancerose, il carcinoma orale. Rappresenta, pertanto, uno strumento di supporto all’attività di lavoro degli operatori del settore. (Organismi coinvolti: Ministero della salute, Università di Roma “Tor vergata”, Università degli studi di Bari; Università Vita-Salute San Raffaele-Milano, Università “Sapienza” di Roma). Il documento è stato pubblicato sul sito web del Ministero e su riviste specialistiche del settore.