Antonio Malorni: Attivita scientifica
L'attività scientifica può essere classificata come segue:
- Sviluppo di metodologie;
- Caratterizzazione strutturale di sostanze naturali e di sintesi;
- Chimica ionica in fase gassosa di peptidi ;
- Caratterizzazione strutturale e valutazione biologica di proteine naturali, di varianti genetiche e di proteine da DNA-ricombinante;
- Studio dell'interazione in vitro ed in vivo di xenobiotici (farmaci, cancerogeni ambientali, sostanze tossiche, etc) con peptidi ad attività biologica, proteine e DNA;
- Studio della formazione addotti non covalenti con il DNA di fitotossine, peptidi e PNA;
- Caratterizzazione su base molecolare di ingredienti e prodotti alimentari tipici;
- LDL ossidate e sviluppo dell’aterosclerosi: modello molecolare per lo studio degli effetti protettivi indotti dalla dieta mediterranea;
- Studi proteomici di sistemi modello di carcinoma mammario responsivo agli estrogeni (cross talk recettoriale tra ER e AhR) e di batteri di interesse alimentare;
- Approcci di molecular profiling per lo studio della qualità alimentare.
- Profilo metabolomico volatile per il riconoscimento precoce di patologie sia a carattere genetico che epigenetico, alimentare e infettivo.
L'attività scientifica è documentata in oltre 350 lavori tra pubblicazioni in extenso (180 full papers), tra cui un lavoro su Science, brevetti, relazioni e comunicazioni a congressi.
Ha pubblicato, inoltre, diverse decine di articoli di divulgazione scientifica su varie testate e decine di testi di narrativa sul periodico NARRAZIONI.
Nella sua lunga attività il Prof. Antonio Malorni ha sempre in qualche modo anticipato i tempi svolgendo una azione pioneristica.
Nel campo della ricerca, ad esempio, è stato il primo in Italia ad occuparsi di spettrometria di massa di proteine, in collaborazione con il Prof. Gennaro Marino, e di proteomica.
Più recentemente, nell'ambito di uno studio sul cross-talk recettoriale tra il recettore degli Estrogeni e degli Idrocarburi Arilici in una linea cellulare umana tumorale della mammella, ha potuto dimostrare per la prima volta il ruolo regolatorio sulla trascrizione svolto da uno dei più temibili radicali liberi, l'acqua ossigenata, smentendo la convinzione diffusa che i radicali liberi siano soltanto dannosi per le cellule animali (Science. 2008; 319: 202-206).